MIRIAM VIDALI
60 ANNI
Miriam è affabile, ha quell’energia che ti mette subito a tuo agio, la trovo di una dolcezza incredibile. E’ venuta in studio da me sia per la sua innata curiosità, sia per avere un’iniezione di autostima in un periodo un po’ complesso della sua vita. Mi ha fatto molto piacere perché credo davvero che la fotografia possa aiutarci in questo senso.
Miriam ha un figlio ormai adulto che ama immensamente e ha dedicato la maggior parte della sua carriera lavorativa alla conduzione delle aziende di famiglia, un albergo e una azienda agricola. Di base è però architetto, ha cominciato collaborando con diversi studi e ha anche avuto uno studio di architettura suo. Ha anche insegnato il mestiere a scuola. Ha vissuto in tanti posti e va da sé che ha conosciuto moltissima gente.
I suoi valori non sono cambiati negli anni: crede nell’amore, la lealtà, la sincerità, il senso di responsabilità. Sono cambiate le priorità, non le va più di perdere tempo con cose o persone superficiali.
Ho chiesto a Miriam com’è stato oltrepassare gli “anta”:
“Non ho sentito cambiamenti in me stessa fino a che non ho compiuto 60 anni, ma non perché mi sia sentita diversa, è la percezione del numero “60” che fa cambiare punto di vista. Ancora adesso il tempo vola, ma sempre in qualche modo, ho dedicato e dedico un po’ di tempo per me”.
Le ho chiesto se si è mai sentita trattata in modo diverso, per il solo fatto di essere donna o per l’età:
“Essere donne in quella che 30 anni fa era un lavoro prevalentemente maschile, mi ha creato sempre una disparità di trattamento, soprattutto economico e una diffidenza iniziale marcata. Nel mondo scolastico questa differenza non c’è. Nel mondo alberghiero purtroppo spesso capitano tuttora situazioni spiacevoli”.
Ho chiesto a Miriam a cosa pensa, quando ha un attimo per sé, se torna spesso al passato o al futuro:
“Non rimango nel passato, perché sono troppo curiosa della vita, continuo a studiare cose nuove, fare nuove esperienze, nuove amicizie. Però ho una memoria elefantiaca, che spesso mi rammenta situazioni del passato”.
Sentiamo cosa la fa alzare la mattina:
“La mattina mi alzo sempre con una buona energia, che sia per il lavoro o per qualsiasi cosa!”
A proposito della sicurezza di sé mi ha sorpresa:
“Credo di non essere mai stata sicura di me, semmai sono “incosciente” mi butto in tutto quello che faccio e poi come va…va!”.
Continua ad avere cura di sé, del suo corpo, dei suoi interessi, giorno per giorno e grazie a questo riesce anche a dire che le piace tutto del suo corpo - e vi giuro che non è una cosa che sento dire spesso! Brava Miriam!
Mi piace molto cosa mi ha detto a proposito del rapporto tra i gruppi di età nella nostra società:
“Non ci sono più confini netti fra le varie generazioni. C’è molta più fluidità e mescolanza fra le varie generazioni”.
Vediamo come vede “noi over” rappresentate nei media e nella pubblicità:
“Nella pubblicità dal punto di vista fisico le donne sono rappresentate al meglio. Purtroppo si mantiene la mentalità che le donne se non sono al meglio non sono accettabili, al contrario degli uomini”.
Cosa vuol dire essere attraente per te, Miriam:
“Essere attraenti per me ha ed ha sempre avuto il significato di essere una compagnia piacevole, accogliente, che sta bene con se stessa e con gli altri. Una bella persona la vedi dallo sguardo e dal sorriso. Se è bella, è bella tutta, a prescindere”.
Come al solito chiedo se ha dei consigli da dare o qualche citazione del cuore, sentiamo!
“Male non fare, paura non avere.”
“Vivere come se ci fosse sempre il sole!”
“Vivi e lascia vivere!”
Ringrazio anche Miriam per aver condiviso con noi qualcosa a riguardo della sua vita, il suo percorso e l’esperienza in studio! Oramai manca pochissimo al nostro evento per celebrare tutto ciò che ci rende uniche & straordinarie: i nostri valori, la nostra forza e la nostra esperienza!
Brinderemo alla bellezza variegata di noi donne “over 40, 50, 60, 70+”!
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